Progettazione di automazione evoluta del foro finestra x migliorare il comfort abitativo di una casa veramente smart
COLLABORAZIONE TRA ROVERPLASTIK E ITT BUONARROTI

All’inizio dell’anno scolastico appena concluso (2024/2025), lo scorso ottobre, in occasione della visita alla nostra sede degli studenti della ex 4ª AUA – indirizzo Automazione – abbiamo avuto il piacere, insieme ai professori Giuseppe Nuccio e Agostino Calabrese, di gettare le basi per un nuovo progetto/sfida da affidare alla futura 5ª AUA. Dopo una breve presentazione del lavoro svolto l’anno precedente, abbiamo condiviso alcune idee su come l’automazione evoluta del foro finestra, in un’ottica di casa smart, potesse rappresentare la naturale evoluzione dei nostri prodotti. Abbiamo così proposto che tale visione potesse diventare oggetto di studio e sviluppo da parte degli studenti durante il loro ultimo anno presso l’ITT “Buonarroti” di Trento.
Il 4 giugno 2025, il Direttore Generale, Aldo Guardini, e il Project Manager Tecnico, Matteo Zenatti, sono stati invitati presso il laboratorio di automazione dell’istituto per assistere alla presentazione del lavoro svolto dalla classe 5ª AUA.
Con grande soddisfazione, hanno potuto constatare che, guidati dai professori Nuccio e Calabrese, gli studenti non solo hanno sviluppato un’idea concreta a partire dalla proposta iniziale, ma sono anche riusciti a realizzare un prototipo fisico funzionante, illustrato e dimostrato in tempo reale durante l’esposizione del progetto.
In sintesi, i ragazzi hanno progettato un sistema domotico per l’ambiente domestico, capace – in questa prima versione – di gestire in remoto dispositivi come tapparelle e condizionatori, sulla base di parametri fisici specifici, come ad esempio la temperatura. Il sistema si basa su una scheda Raspberry Pi, che consente la gestione degli elettrodomestici tramite un’app per smartphone. Questa, a sua volta, interagisce con una scheda Arduino Uno e una rete WiFi, permettendo il controllo di sensori ambientali attivati da parametri fisici. Il tutto è stato programmato in ambiente Linux, con software open source, al fine di contenere i costi.
Pur trattandosi di un progetto ancora in fase embrionale, sono state poste le basi per possibili futuri sviluppi, coinvolgendo magari anche classi ad indirizzo informatico, con l’obiettivo di potenziare le competenze nella programmazione delle app di gestione.
Da parte nostra, non possiamo che esprimere entusiasmo per i risultati ottenuti: sia per la conferma della validità e della visione prospettica delle idee iniziali, sia per le elevate capacità dimostrate dagli studenti e dai loro insegnanti. Nonostante il tempo limitato a disposizione (tre ore settimanali), sono riusciti a raggiungere l’obiettivo, costruendo un ponte concreto tra scuola e mondo del lavoro – un’esperienza che rappresenta un importante investimento per il loro futuro professionale.
Studenti e studentesse hanno avuto la possibilità di sperimentare la teoria applicata alla pratica, confortandosi con un mondo del lavoro che alla loro età sembra ancora così nebuloso e lontano.
Sempre più spesso si sente parlare della forte necessità di avvicinare la didattica scolastica al mondo aziendale. In questo tempo di veloce cambiamento diventa predominante la responsabilità che le due realtà devono applicare per fare in modo che la didattica possa dialogare con la ricerca e lo sviluppo che accade nelle aziende. Oggi più che mai è urgente, da un lato per gli studenti e le studentesse avere un risvolto pratico e concreto della teoria che imparano, dall’altro per le aziende che sono alla ricerca di figure professionali da inserire all’interno del loro organico in maniera più precisa e specializzante, creare un metodo sperimentale che possa generare questo dialogo.
Il progetto ha reso possibile:
- l’integrazione tra gli apprendimenti teorici e per astrazione propri dell’esperienza scolastica, con apprendimenti derivanti dalla presentazione ed elaborazione di conoscenze applicate nei processi lavorativi e produttivi;
- il confronto fra le conoscenze consolidate di base dei programmi didattici della scuola e le conoscenze sperimentali utilizzate nei processi produttivi aziendali;
- ampliare i linguaggi teorici con quelli applicativi propri della vita aziendale;
- sviluppare opportunità di orientamento e di conoscenza delle opportunità di scelta professionale in rapporto alle capacità in costruzione nei processi di apprendimento scolastico.
Dalle loro restituzioni appare evidente come sia stato così importante poter fare questa sperimentazione, nonostante l’ITT Buonarroti sia sempre sensibile a questo avvicinamento sistematico, attraverso progetti e collaborazioni.
Siamo convinti che la sinergia tra scuola, studenti e aziende sia fondamentale per formare una nuova generazione di esperti in automazione, pronti a raccogliere le sfide del domani.
Matteo Zenatti e Emanuela Fellin