Giovani, lavoro e nuove fragilità: la voce delle aziende nella Comunità di Pratiche

La nostra HR Manager ha partecipato alla Comunità di Pratiche di Genova, uno spazio di confronto tra imprese ed enti del terzo settore impegnati nell’inserimento lavorativo dei giovani, in particolare Neet e persone con fragilità.
La Comunità nasce all’interno dei progetti vincitori del bando Articolo 1 – Genova 2024-2026 della Fondazione Compagnia di San Paolo.

L’intervento della nostra HR Manager non aveva l’obiettivo di offrire risposte definitive, ma di aprire una riflessione condivisa su come stiano cambiando le aspettative, le competenze e il rapporto dei giovani con il lavoro. Chi opera nelle risorse umane osserva infatti un cambiamento profondo: il lavoro resta importante, ma non è più il centro esclusivo dell’identità personale.

Secondo il Rapporto Giovani 2025 dell’Istituto Toniolo, oltre il 60% dei ragazzi attribuisce valore al lavoro, cercando però equilibrio, autenticità e contesti in cui sentirsi riconosciuto. Come sottolinea lo psicologo Matteo Lancini, non è una generazione che si ribella, ma che fatica a trovare il proprio spazio.

Dal punto di vista aziendale emergono fragilità nuove — gestione dell’incertezza, bisogno di feedback, difficoltà nei contesti formali — che non vanno lette come debolezze, ma come segnali di un’epoca diversa. Per questo molte aziende stanno ripensando i propri modelli organizzativi, investendo in onboarding personalizzati, mentoring e attenzione al benessere.

Come ricordato nel corso dell’incontro, la motivazione non si impone, si costruisce. La sfida per le imprese oggi è imparare ad ascoltare e dialogare con queste fragilità, riconoscendole come una risorsa per un mondo del lavoro in continua trasformazione.

  • OECD – Future of Skills 2025
  • Rapporto Giovani 2025, Istituto Giuseppe Toniolo
  • Matteo Lancini, L’età tradita (2023), Crescere nella rete (2022)
  • Unioncamere – Excelsior 2025, dati su competenze e fabbisogni professionali
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